What Is Disuguaglianza di ricchezza?
La disuguaglianza di ricchezza (Wealth Inequality) si riferisce alla distribuzione ineguale del patrimonio netto tra gli individui o i gruppi all'interno di una società. Nell'ambito della macroeconomia, questo termine descrive lo squilibrio nella proprietà di beni e passività, inclusi beni immobili, azioni, obbligazioni e altri investimenti, meno i debiti. A differenza del reddito, che rappresenta un flusso di denaro in un dato periodo, la ricchezza è una somma di tutte le attività accumulate nel tempo. Una significativa disuguaglianza di ricchezza può avere ampie implicazioni per il benessere economico generale e la stabilità finanziaria di una nazione.
History and Origin
La disuguaglianza di ricchezza è un fenomeno antico, radicato in varie strutture sociali ed economiche. Storicamente, le concentrazioni di ricchezza sono state spesso legate a sistemi come il feudalesimo e il capitalismo primitivo, dove l'accesso alla terra e ai capitali era limitato a pochi. Nel ventesimo secolo, in molti paesi sviluppati, la disuguaglianza di ricchezza ha registrato una tendenza a "U", diminuendo dalla Grande Depressione fino agli anni '70 per poi ricominciare a crescere. Il declino nella metà del secolo è stato attribuito a fattori come la distruzione di capitale dovuta alle guerre mondiali, le politiche fiscali progressive e l'espansione dello stato sociale. Tuttavia, a partire dagli anni '80, si è osservata una nuova impennata nella concentrazione della ricchezza, con la quota di ricchezza detenuta dalle fasce più abbienti che è aumentata in modo significativo in molti paesi, inclusi gli Stati Uniti. Ricerche come quelle di Saez e Zucman hanno documentato l'aumento della concentrazione della ricchezza negli Stati Uniti dal 1978 al 2018, evidenziando che la quota di ricchezza posseduta dallo 0,1% più ricco è passata dal 7% a circa il 18% nello stesso periodo.
Key Takeaw5ays
- La disuguaglianza di ricchezza misura la distribuzione ineguale delle attività nette tra gli individui o i gruppi.
- È distinta dalla disuguaglianza di reddito, che si riferisce al flusso di guadagni.
- Il coefficiente di Gini è la metrica più comune per quantificare la disuguaglianza di ricchezza.
- Una disuguaglianza di ricchezza eccessiva può portare a problemi economici e sociali.
- Fattori come la tassazione, le politiche fiscali e l'accesso all'istruzione e agli investimenti influenzano la disuguaglianza di ricchezza.
Formula and Calculation
La disuguaglianza di ricchezza è comunemente misurata utilizzando il Coefficiente di Gini. Questo coefficiente è un indicatore statistico che varia da 0 a 1, dove 0 rappresenta la perfetta uguaglianza (ogni individuo ha la stessa ricchezza) e 1 rappresenta la perfetta disuguaglianza (una persona possiede tutta la ricchezza).
Il Coefficiente di Gini è derivato dalla Curva di Lorenz, che traccia la percentuale cumulativa di ricchezza detenuta dalla percentuale cumulativa della popolazione.
La formula generale per il Coefficiente di Gini è:
Dove:
- (A) = l'area tra la linea di perfetta uguaglianza e la Curva di Lorenz.
- (B) = l'area sotto la Curva di Lorenz.
Alternativamente, per una distribuzione discreta con valori (y_i) (ricchezza di ogni individuo) ordinati in modo non decrescente:
Dove:
- (n) = il numero di individui nella popolazione.
- (y_i) = il patrimonio netto dell'individuo (i).
- (\sum y_i) = la ricchezza totale della popolazione.
La ricchezza di un individuo si calcola come attività meno passività. Per valutare il reddito disponibile e la sua accumulazione in ricchezza, è fondamentale considerare sia i flussi di entrata che le opportunità di risparmio e investimento.
Interpreting the Disuguaglianza di ricchezza
L'interpretazione della disuguaglianza di ricchezza va oltre il semplice numero del coefficiente di Gini. Un coefficiente di Gini alto indica una significativa concentrazione di ricchezza nelle mani di pochi, il che può comportare ridotta mobilità sociale, instabilità politica e rallentamento della crescita economica. D'altro canto, un coefficiente di Gini più basso suggerisce una distribuzione della ricchezza più equa.
Tuttavia, anche in economie ben funzionanti esiste un certo grado di disuguaglianza di ricchezza, poiché le differenze nelle carriere, nelle decisioni di risparmio e nelle eredità sono naturali. La chiave è se la disuguaglianza è dovuta a differenze di opportunità o a squilibri sistemici. Per gli analisti e i responsabili delle politiche, l'interpretazione del coefficiente di disuguaglianza di ricchezza richiede l'esame di altri indicatori economici e sociali per comprendere le cause sottostanti e le potenziali implicazioni. La Federal Reserve offre dati sulla distribuzione della ricchezza degli Stati Uniti, fornendo approfondimenti su come il patrimonio netto delle famiglie è distribuito tra diversi gruppi percentili di ricchezza.
Hypothetical Example
Consideriamo4 un piccolo paese, Utopia, con una popolazione di 10 persone. La loro ricchezza è la seguente:
- Persona 1: €1.000
- Persona 2: €2.000
- Persona 3: €3.000
- Persona 4: €4.000
- Persona 5: €5.000
- Persona 6: €10.000
- Persona 7: €20.000
- Persona 8: €50.000
- Persona 9: €100.000
- Persona 10: €500.000
La ricchezza totale in Utopia è €700.000.
Per calcolare il Gini, ordiniamo la ricchezza in modo crescente (già fatto in questo esempio).
- Quota cumulata della popolazione: 10%, 20%, ..., 100%
- Quota cumulata della ricchezza:
- Persona 1: 1.000 / 700.000 = 0,14%
- Persone 1+2: (1.000+2.000) / 700.000 = 0,43%
- ...
- Persona 10: 500.000 / 700.000 = 71,43%
- Le persone 1-9 (90% della popolazione) possiedono solo il 28,57% della ricchezza, mentre la persona 10 (il restante 10%) possiede il 71,43%.
Questo scarto, dove una piccola percentuale della popolazione detiene una quota sproporzionata della ricchezza, evidenzia un'elevata disuguaglianza. Questo può influenzare le politiche di tassazione e i programmi sociali volti a mitigare la povertà e migliorare la distribuzione della ricchezza.
Practical Applications
La disuguaglianza di ricchezza è un concetto fondamentale in economia con ampie applicazioni pratiche in diversi settori:
- Politica Fiscale e Sociale: I governi utilizzano i dati sulla disuguaglianza di ricchezza per formulare politica fiscale e programmi sociali volti a ridistribuire la ricchezza e aumentare la mobilità sociale. Ad esempio, imposte progressive, tasse di successione e investimenti in istruzione e sanità possono influenzare la distribuzione della ricchezza. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) sottolinea l'importanza di affrontare la disuguaglianza per promuovere una crescita economica più duratura e inclusiva.
- Analisi della Stabilità Economica: Economisti e banchieri cent3rali monitorano la disuguaglianza di ricchezza per valutare i rischi per la stabilità finanziaria. Un'eccessiva concentrazione di ricchezza può portare a bolle speculative, scarsa domanda aggregata e vulnerabilità del sistema economico.
- Pianificazione e Regolamentazione degli Investimenti: La comprensione della disuguaglianza di ricchezza può informare le decisioni di investimento e la regolamentazione. Ad esempio, le politiche che mirano a contrastare la disuguaglianza potrebbero influenzare i settori del consumo o le asset class.
- Riforme Strutturali: Le organizzazioni internazionali come l'OCSE raccolgono dati sulla disuguaglianza di ricchezza per raccomandare riforme strutturali ai paesi membri, mirando a promuovere una distribuzione più equa e sostenibile. Il dashboard sulla distribuzione della ricchezza dell'OCSE fornisce dati comparativi tra i paesi, evidenziando le differenze nella concentrazione della ricchezza.
Limitations and Criticisms
Nonostante l'importanza della disuguaglianza 2di ricchezza come indicatore economico, la sua misurazione e interpretazione presentano diverse limitazioni e critiche.
In primo luogo, la definizione di ricchezza può variare. Include solo beni finanziari o anche beni durevoli come automobili e beni di consumo? I dati sulla ricchezza sono spesso difficili da raccogliere in modo completo e accurato, specialmente per le fasce più ricche della popolazione, dove gran parte della ricchezza può essere detenuta in asset complessi o offshore. Ciò può portare a sottostime della vera disuguaglianza.
In secondo luogo, il coefficiente di Gini, pur essendo ampiamente utilizzato, fornisce solo una singola cifra riassuntiva e non cattura le sfumature della distribuzione del reddito. Non distingue, ad esempio, tra una disuguaglianza dovuta a giovani professionisti che accumulano ricchezza nel tempo rispetto a una dovuta a ricchezza ereditata che si tramanda di generazione in generazione.
In terzo luogo, le politiche di austerità e altri interventi economici possono avere effetti non intenzionali sulla disuguaglianza. Critici sostengono che alcune politiche orientate alla crescita potrebbero, a breve termine, esacerbare la disuguaglianza di ricchezza prima che i benefici si diffondano. La ricerca del National Bureau of Economic Research (NBER) ha esaminato le sfide e le metodologie per misurare accuratamente la ricchezza ai massimi livelli della distribuzione, sottolineando la complessità di ottenere stime precise.
Disuguaglianza di ricchezza vs. Disuguaglianza di reddito
Sebbene spesso usate 1in modo intercambiabile, la disuguaglianza di ricchezza e la disuguaglianza di reddito sono concetti distinti ma correlati.
La disuguaglianza di reddito si riferisce alla distribuzione ineguale del reddito (salari, stipendi, profitti, rendite, ecc.) tra gli individui o i gruppi in un determinato periodo, solitamente un anno. È una misura del flusso di denaro che le persone ricevono.
La disuguaglianza di ricchezza, d'altra parte, si riferisce alla distribuzione ineguale delle attività nette accumulate (beni meno debiti). È una misura dello stock di risorse possedute in un dato momento. La ricchezza può generare reddito (es. dividendi, interessi), e il reddito può essere risparmiato e accumulato in ricchezza. Pertanto, la disuguaglianza di reddito può alimentare la disuguaglianza di ricchezza, e una forte disuguaglianza di ricchezza può perpetuare la disuguaglianza di reddito attraverso l'eredità e il capitale che genera rendimenti. La confusione sorge perché entrambe le metriche misurano disparità economiche, ma lo fanno da prospettive diverse: una sul flusso di entrate (reddito) e l'altra sullo stock di beni (ricchezza).
FAQs
Che cosa causa la disuguaglianza di ricchezza?
La disuguaglianza di ricchezza è influenzata da una moltitudine di fattori, tra cui differenze nei livelli di istruzione, carriere e salari, tassi di risparmio individuali, eredità, rendimenti degli investimenti, cambiamenti nella politica fiscale e nelle regolamentazioni, e persino eventi imprevisti come le crisi economiche. La mancanza di mobilità sociale può anche contribuire a perpetuare la disuguaglianza attraverso le generazioni.
La disuguaglianza di ricchezza è un problema?
Una disuguaglianza di ricchezza eccessiva è spesso considerata un problema perché può minare la crescita economica, ridurre la stabilità finanziaria, portare a tensioni sociali e politiche, e limitare le opportunità per ampi segmenti della popolazione. Molti economisti e responsabili politici ritengono che un certo grado di disuguaglianza sia inevitabile, ma che livelli estremi possano essere dannosi.
Come si misura la disuguaglianza di ricchezza?
Il metodo più comune per misurare la disuguaglianza di ricchezza è il Coefficiente di Gini, che assegna un valore da 0 (perfetta uguaglianza) a 1 (perfetta disuguaglianza). Altre misurazioni includono la quota di ricchezza detenuta dalla percentuale più ricca della popolazione (es. il top 1% o il top 10%) o il rapporto tra la ricchezza media di gruppi diversi.